Il disegno di legge per agevolare il rispetto della normativa europea sui tempi di pagamento da parte della pubblica amministrazione prevede che, nelle more dell’avvio della fatturazione elettronica, i creditori e le amministrazioni comunicheranno i dati relativi alle fatture tramite la piattaforma elettronica per la gestione telematica del rilascio delle certificazioni, consentendo allo Stato il monitoraggio del ciclo passivo delle pubbliche amministrazioni.
A carico delle amministrazioni figurano: registrazione delle fatture pervenute; prospetto con l’importo pagato in ritardo nell’anno, da allegare al bilancio; incentivo legato agli obiettivi di finanza pubblica per chi rispetta i tempi di pagamento; sanzione (divieto di assunzione) per chi non rispetta i tempi di pagamento; certificazione del credito con risposta (pagare, certificare o rigettare) entro 30 giorni.
Lo Stato inoltre offre una garanzia sui debiti di parte corrente delle pubbliche amministrazioni al momento della cessione agli intermediari finanziari.
In particolare, i soggetti creditori possono cedere pro-soluto il credito certificato e assistito dalla garanzia dello Stato ad una banca o ad un intermediario finanziario.
Per i crediti assistiti dalla garanzia dello Stato non possono essere richiesti sconti superiori alla misura massima che sarà determinata con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze.
La Cassa depositi e prestiti può acquisire, dalle banche e dagli intermediari finanziari, sulla base di una convenzione quadro con l’ABI, i crediti assistiti dalla garanzia dello Stato, anche al fine di effettuare operazioni di ridefinizione dei termini e delle condizioni di pagamento per una durata massima di 15 anni.
Per favorire il pagamento dello stock di debiti accumulato, il disegno di legge concede ulteriori anticipazioni di liquidità agli enti territoriali per consentire il pagamento da parte delle Regioni e degli enti locali di debiti certi, liquidi ed esigibili maturati alla data del 31 dicembre 2013, sia di parte corrente che di parte capitale.
Viene previsto poi l’allentamento dei vincoli del Patto di Stabilità Interno delle Regioni e degli enti locali per i pagamenti di debiti di parte capitale al 31 dicembre 2013 e la destinazione di un
fondo specifico per il finanziamento dei debiti degli enti locali nei confronti delle proprie società partecipate, per ridurne i debiti commerciali.