Il Parlamento ha approvato le risoluzioni sul Documento di Economia e Finanza (DEF) 2015, dopo il lavoro svolto dalle Commissioni che hanno tenuto un ciclo di audizioni a cui anche ANCE ha partecipato.
Per i temi di interesse del settore delle costruzioni, il documento programmatico governativo prevede il varo della riforma della tassazione locale da realizzarsi prima della fine del 2015 con l’introduzione di una nuova local tax, che unifichi IMU e TASI in un’unica imposta con aliquote differenziate più basse sulle abitazioni principali e più alte sulle altre abitazioni.
Per gli altri tributi comunali, viene prevista la semplificazione e l’armonizzazione della normativa, con la possibile introduzione di un tributo/canone che sostituisca l’insieme delle imposte locali minori esistenti.
Il DEF prevede inoltre che il 20 per cento delle risorse agli enti locali venga ripartito sulla base di capacità fiscali e fabbisogni standard, superando gradualmente il precedente criterio di riparto, basato sulla spesa storica.
Il DEF si compone anche dell’Allegato Infrastrutture che definisce le linee strategiche per la stesura del Documento pluriennale di pianificazione (DPP) con cui entro il settembre 2015 il Ministero per le infrastrutture e i trasporti andrà ad individuare i piani e i programmi d’investimento per le opere pubbliche di propria competenza.
Il programma delle infrastrutture strategiche identifica 25 opere prioritarie (per un costo totale di 70,9 miliardi di euro e coperture finanziarie pari a 48 miliardi di euro) selezionate sulla base dei seguenti indirizzi:
• potenziamento delle linee ferroviarie lungo le reti TEN con priorità per quelle di valico e del Sud;
• rafforzamento della mobilità sostenibile delle aree metropolitane più congestionate;
• intervento sulle tratte viarie più congestionate e sui collegamenti mancanti con la rete centrale;
• salvaguardia della laguna veneta (MO.S.E).
Sempre in tema di infrastrutture, il Programma Nazionale di Riforma (PNR), ulteriore documento che fa parte del DEF, sottolinea l’importanza del Piano per gli Investimenti per l’Europa (cosiddetto Piano Juncker) e della creazione del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) ma pone anche l’attenzione sulla necessità di destinare finanziamenti alle opere piccole e medie per la manutenzione del territorio e del patrimonio pubblico.