L’Aula del Senato ha licenziato, in prima lettura, il disegno di legge di conversione del DL 118/2021 recante “recante misure urgenti in materia di crisi d’impresa e di risanamento aziendale, nonché ulteriori misure urgenti in materia di giustizia” (DDL 2371/S), con la votazione di fiducia su un maxiemendamento del Governo che riproduce le modifiche approvate dalle Commissioni riunite Giustizia e Industria.
Il decreto legge, in scadenza il prossimo 23 ottobre, è stato inviato all’esame della Commissione Giustizia della Camera per la definitiva approvazione (DDL 3314/C).
Tra le modifiche apportate in Commissione, in accoglimento delle istanze dell’ANCE, è stata approvata una norma che proroga ulteriormente il termine per la nomina degli organi di controllo nelle s.r.l. e nelle cooperative che, nel 2020 e 2021, abbiano superato almeno uno degli specifici limiti patrimoniali, reddituali e di occupazione previsti dalla normativa (art.2477 comma 2). L’adempimento dovrà essere eseguito entro l’approvazione dei bilanci relativi all’esercizio 2022, ossia entro il termine ordinario del 30 aprile 2023 (il termine era stato da ultimo prorogato al 30 aprile 2022 dall’art.51-bis del DL 34/2020 “Rilancio”, convertito dalla legge 77/2020).
Nel corso dell’esame nelle Commissioni riunite sono stati, inoltre, accolti dal Governo due ordini del giorno che, in linea con quanto richiesto dall’ANCE, impegnano l’Esecutivo a valutare:
Il provvedimento d’urgenza prevede, inoltre, come richiesto ed auspicato dall’’ANCE la proroga dell’entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa (D.Lgs 14/2019) dal 1° settembre 2021 al 16 maggio 2022, rinvia al 31 dicembre 2023 anche le segnalazioni d’allerta, ivi compresi gli indici di crisi, ed introduce, dal 15 novembre 2021, un meccanismo semplificato di composizione negoziata della crisi.