Slittamento al 1° gennaio 2015 della centrale unica di committenza per i Comuni non capoluogo per gli acquisti di beni e servizi ed al 1° luglio 2015 per i lavori pubblici
Nella Conferenza Stato-città ed autonomie locali del 10 luglio scorso è stata siglata un’intesa tra Governo ed autonomie locali per lo slittamento al 1° gennaio 2015 della centrale unica di committenza per i Comuni non capoluogo per gli acquisti di beni e servizi ed al 1° luglio 2015 per i lavori pubblici.
L’art.9 del decreto legge 66 sulla spending review, come convertito dalla legge 89/2014 , ha previsto che i Comuni non capoluogo di provincia procedano all’acquisizione di lavori, beni e servizi nell’ambito delle unioni di Comuni, ove esistenti, ovvero costituendo un apposito accordo consortile e avvalendosi dei competenti uffici delle Province ovvero ricorrendo ad un soggetto aggregatore o alle Province.
L’intesa sancita nella Conferenza Stato-città ed autonomie locali verrà formalizzata con un emendamento da introdurre nella legge di conversione del decreto legge sulla pubblica amministrazione oppure in quello sullo sviluppo, ma in ogni caso va segnalato che l’intesa stessa fornisce indicazioni all’ANAC per concedere da subito il codice identificativo gara (CIG) ai Comuni non capoluogo che dal primo luglio scorso non hanno potuto ricorrere con le procedure consuete alle acquisizioni di beni, servizi e agli appalti di lavori.
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