Attualmente è all’esame parlamentare lo schema di Decreto Legislativo che definisce la costituzione e il funzionamento delle Commissioni censuarie che, nell’ambito della riforma del catasto, dovranno rivedere le rendite ed i valori degli immobili.
Dopo i pareri parlamentari che verranno formulati entro il prossimo 13 agosto, il provvedimento tornerà al Consiglio dei Ministri per la definitiva approvazione e la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Nel provvedimento viene prevista la Commissione censuaria centrale, con sede a Roma e le Commissioni censuarie locali, dislocate nelle città individuate dal provvedimento stesso, tra le quali figura Mantova.
Ogni Commissione locale viene articolata in via ordinaria in tre sezioni, rispettivamente competenti in materia di catasto terreni, catasto urbano ed in materia di revisione del sistema estimativo del catasto dei fabbricati.
Ogni sezione è composta da sei componenti, scelti dal Presidente del Tribunale competente per territorio, tra un numero almeno doppio di soggetti, designati nel rispetto della seguente composizione:
· due, fra quelli designati dall’ufficio dell’Agenzia delle entrate territorialmente competente tra i dipendenti di ruolo della stessa Agenzia;
· uno, fra quelli designati dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI);
· tre, fra quelli designati dal Prefetto, su indicazione degli Ordini e Collegi professionali e delle associazioni di categoria operanti nel settore immobiliare, tra gli ingegneri, gli architetti, i geometri, i periti edili, i dottori agronomi, gli agrotecnici iscritti nei relativi albi, i docenti qualificati in materia di economia e di estimo urbano e in materia di economia ed estimo rurale e tra gli esperti in materia di statistica e di econometria.