Si segnala che il sistema associativo ANCE sta conducendo un’azione in merito alla disposizione del decreto legge 90/2014 che ha introdotto la possibilità, per le stazioni appaltanti, di irrogare una sanzione pecuniaria per l’ipotesi in cui le imprese siano incorse in una irregolarità nella fase di partecipazione alle gare.
Si tratta di una norma che presenta aspetti di forte iniquità, e che si presta ad un uso strumentale da parte delle stazioni appaltanti, che la utilizzano come strumento per fare “cassa” a spese delle aziende.
E’ stata riproposta l’attenzione sulla questione nell’ambito dei lavori di conversione dello “Sblocca Italia” ma anche in questa occasione è stata esercitata l’opzione del voto di “fiducia”, che ha portato all’esclusione di ogni ipotesi emendativa che non fosse strettamente connessa alla materia del provvedimento.
Tuttavia ANCE ha ottenuto, grazie ad una costante opera di sensibilizzazione degli interlocutori istituzionali di riferimento, un impegno del Governo, formalizzato con uno specifico ordine del giorno, finalizzato a sopprimere la previsione della sanzione.
Ciò consentirà di agevolare un intervento sulla norma nel senso auspicato, da proporre nell’ambito dell’iter parlamentare per l’approvazione della Legge di Stabilità, appena avviato.