L’art. 9 della legge 164/2014 “Sblocca Italia” ha introdotto la possibilità di ricorrere alla procedura negoziata senza bando per l’affidamento di lavori, fino alla soglia comunitaria, per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, la mitigazione del rischio idraulico, l’adeguamento alla normativa antisismica, la tutela ambientale e del patrim
L’art. 9 della legge 164/2014 “Sblocca Italia” ha introdotto la possibilità di ricorrere alla procedura negoziata senza bando per l’affidamento di lavori, fino alla soglia comunitaria, per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, la mitigazione del rischio idraulico, l’adeguamento alla normativa antisismica, la tutela ambientale e del patrimonio culturale, laddove dichiarati “indifferibili”.
In questi casi, inoltre, sono previste disposizioni di carattere semplificativo e acceleratorio per la pubblicazione dei bandi (pubblicazione sul solo sito della stazione appaltante), per la ricezione delle offerte (termini dimezzati rispetto a quelli di legge) e per i tempi per la stipula del contratto.
La norma consente, inoltre, per lavori relativi alla messa in sicurezza degli edifici scolastici e dell’AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica del Ministero dell’Istruzione) di importo fino a 200.000 euro, l’affidamento “diretto” da parte del responsabile del procedimento, con procedura riconducibile all’affidamento in economia, con invito rivolto ad almeno cinque operatori economici.
A fronte di queste semplificazioni, la norma prevede la possibilità per l’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) di disporre controlli a campione sui contratti comunicati dalle stazioni appaltanti.
L’ANAC, con comunicato dello scorso 4 giugno, ha richiamato l’attenzione delle stazioni appaltanti sul rispetto degli obblighi informativi che incombono su di esse.
L’ANAC ha evidenziato che dalla propria banca dati risultano attivati 194 appalti con le procedure previste per i contratti di “estrema urgenza”, per un ammontare complessivo superiore a 50 milioni di euro e un taglio medio di poco superiore a 275.000 euro.
Circa il 60 % degli appalti riguardano lavori di restauro, lavori di difesa dalle piene, lavori di protezione delle sponde, lavori di riparazione, lavori di ristrutturazione, lavori stradali e lavori di demolizione.