È stato emanato il Decreto Legge 13 marzo 2021, n.30 che ha introdotto ulteriori più restrittive misure fino al prossimo 5 aprile, compreso il periodo di Pasqua.
Più precisamente, fermo restando quanto prevede il DPCM 2 marzo 2021, con particolare riferimento alle misure previste in considerazione delle zone di riferimento (“bianca”, “gialla”, “arancione” e “rossa”), il decreto legge dispone:
- dal 15 marzo al 2 aprile e per la giornata del 6 aprile, l’applicazione a tutte le regioni in zona “gialla” delle misure previste per quella “arancione”;
- dal 15 marzo al 6 aprile, il passaggio in zona “rossa” qualora, in considerazione dei dati dell’ultimo monitoraggio, l’incidenza cumulativa settimanale dei contagi sia superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti;
- dal 15 marzo al 6 aprile, la possibilità per i Presidenti delle regioni e delle Province di Trento e Bolzano di disporre la classificazione in zona “rossa” di alcune province ed aree, a fronte di precisi indici, nonché l’adozione di misure ancor più restrittive;
- dal 15 marzo al 2 aprile e nella giornata del 6 aprile, nella zona “arancione” sia ammesso in ambito comunale lo spostamento verso una abitazione privata una volta al giorno, venendo invece tale possibilità vietata per la “zona rossa”;
- durante il periodo di Pasqua, ovvero nei giorni del 3, 4 e 5 aprile 2021, in tutto il territorio nazionale (con la sola esclusione delle zone “bianche”), si applichino le misure previste per la zona “rossa”.
Le restrizioni così disposte, così come quelle attuate con i precedenti provvedimenti, non impediscono comunque la possibilità di spostamenti delle persone per esigenza di lavoro, con diritto peraltro al rientro presso la propria residenza, dimora od abitazione.
43982-decreto legge 13 marzo 2021 n_30.pdfApri